by aryavisualart
Non posso definirmi, per motivi anagrafici, un nativa digitale ma il metaverso esercita su di me un certo fascino. Più prosaicamente il mio sguardo si è rivolto all’arte virtuale dopo aver visitato Dart2021, una mostra, credo la prima di tale importanza, al Palazzo della Permanente in via Turati, qui a Milano. Una mostra importante, due grandi sale con impalcature ad hoc che sostenevano decine di grandi monitor al alta definizione, finestre verso altri mondi. C’era il meglio degli artisti digitali della scena attuale: immagini statiche e animazioni, umani e umanoidi, paesaggi di altri mondi.
Il progetto MAP fa parte del mio ingresso sperimentale nel mondo della crypto arte. I lavori che vedete sono NFT, cioè i file originali sono associati ad un “gettone” (token) che li rende unici, irripetibili e irrevocabili e pertanto vendibili come oggetti reali. E infatti alcuni hanno già trovato un compratore sulla piattaforma CRYPTO.COM dove risiedono e dove sono stati minati. Se volete scoprire tutti i miei nft visitate il mio profilo a questo link: Aryavisualart
Il movimento della cryptoarte è nato da giovani artisti digitali alla ricerca di una via d’uscita dal mercato dell’arte, dal potere delle gallerie e delle istituzioni del settore. Ci sono state notizie di vendite milionarie, e ovviamente questo ha reso la cosa interessante per molti.
Cryptoarte è legata al mondo delle cryptovalute, un mondo in cui, oltre alla famosa e conosciuta anche dai non addetti BITCOIN , stanno proliferando molte altre valute come Ethereum, Cronos ecc.
Cryptoarte è legata alle blockchain, tradotto come catene a blocchi, blocchi di dati espressi da concatenazioni di server al lavoro per “minare” soldi virtuali e nft ovvero NON-FUNGIBLE TOKEN.
NFT sono quindi delle certificazioni digitali, associate ad uno specifico file che viene così definito come unico, non duplicabile, irripetibile e irrevocabile; l’applicazione di questa tecnologia pervaderà probabilmente molti altri campi oltre a a quello dell’arte.
Esistono ormai diverse piattaforme, e molte ne nascono continuamente, che consentono di minare una o più edizioni delle proprie opere. Esiste quindi un mercato di queste opere cui è stato attribuito un non-fungible token, un mercato di collezionisti/investitori che acquistano per pochi o molti dollari (se sei un/una artista che legge ti auguro la seconda!) .
Mi sono chiesta se tutto questo sarà il futuro dell’arte. Sarà una moda passeggera, come lo è stata SecondLife? oppure, e magari non solo in riferimento alle opere d’arte, il mondo nft evolverà e diverrà parte della vita di ognuno?
Ad oggi non so dare una risposta: forse non IL futuro ma UN futuro possibile.
Penso comunque che entrare in questo mondo sia l’unico modo per comprenderlo e che comprendere, ad ogni livello, sia il principale nutrimento per la creatività.