I colori sono elementi che ci permettono di decodificare i polisemici aspetti della realtà. Essi non hanno solo una funzione visiva e sensoriale, ma assumono un ruolo morale immaginativo, mentale ed estetico. R. Steiner affermava che i colori sono immagine.
Essi contribuiscono a creare un linguaggio e una mediazione tra il mondo del sensibile e quello dell’intellegibile. Sono testimoni della fenomenologia naturale. Contengono idee primordiali e servono a classificare, a gerarchizzare, ad associare e a designare, come sosteneva Joannes Itten .
Il Rosso è stato connesso con il fuoco, con il sole. E’ simbolo della vita della fiducia, della forza, della scienza e dell’eros. Esso ha sempre caratterizzato l’iconografia artistica nel corso del tempo, assumendo significati variegati.
E’ stato utilizzato per esempio per gli Arcangeli e i Serafini; come simbolo di sacrificio di Cristo, del fuoco pentacostale e dei martiri. Ha assunto una valenza sia spirituale sia voluttuosa, per esempio nell’Apocalisse la grande prostituta era ammantata di rosso.
Nella cultura del 1800 e del 1900 il Rosso è stata fonte di forza, di passioni per Van Gogh, per Keith Haring, di emozioni di energia per Henri Matisse e Mark Rothko, di drammaticità per Alberto Burri e di denuncia per Giulio Turcato.
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