
L’ immagine fa parte di un libretto intitolato “Jazz” del 1947, in cui l’artista raccoglie una serie di stampe di collage a colori accompagnate da suoi pensieri. Il pittore francese ama creare nelle sue opere una perfetta commistione di musica, pittura e retaggi di letteratura.
Per Matisse Icaro simboleggia un viaggio della mente e del cuore .
Abbiamo due versioni :

quella in cui il volo di Icaro (1947 New York Metropolitan Museum) è rappresentato come una danza ritmica dove il personaggio è attratto dagli spazi celesti e si spinge verso l’alto, l’oltre, teso a rompere le traiettorie del tempo e dello spazio per conoscere nuovi orizzonti.
La sua iconografia appare quasi goffa e sembra richiamare la miseria della nostra condizione umana. E una sagoma nera che si staglia su uno spazio cosmico costellato da stelle luminose.
Icaro è proteso ad abbracciare il cielo blu e a toccare le stelle con la punta delle dita. La sua immagine emana forza , lotta , volontà ,desiderio di voler superare i limiti del reale. Ciò viene evidenziato dal corpo in tensione e dai pugni chiusi. Il cielo , pur essendo notturno è blu, abitato dalle stelle che diventano ,in entrambe le opere , non solo compagne di un viaggio a metà strada fra l’oltre vita e la ricerca di verità, ma è sono anche simbolo di luce e di energia.

Nell’altra, invece Icaro è rappresento come una sagoma umana bianca, schiacciata sui fianchi dal nero che la circonda .Qui le stelle sembrano ardere come fiammelle e rischiarano il cielo profondo e infinito. Il protagonista tende a precipitare lungo una voragine che taglia il cielo blu. Al centro di entrambe le versioni notiamo in una un puntino rosso e nell’altra una fiamma rossa “ è il cuore” che rappresenta la passione , la pulsione vitale , lo slancio alla vita, che lo conduce ad ascoltare la voce silenziosa della sua anima e dei suoi sentimenti.
Le cromie presenti sono simili ,ma nella prima il nero è simbolo del limite dell’uomo , nell’altra il bianco è la speranza di andare oltre alla scoperta della bellezza e alla conquista degli spazi siderali.
Qui l’epifania dei colori , non solo dialoga con i tratti formali di entrambe le immagini , ma crea delle sinergie sensoriali evocativi di percezione sinestetiche esperite nella realtà .
Matisse ,pur traendo spunto dalla mitologia greca ha saputo attualizzare l’immagine di Icaro rendendolo testimone , specchio delle aspirazioni, delle esplorazioni e delle conquiste dell’uomo contemporaneo .
Nella prima versione Icaro predomina il desiderio esplorativo dell’uomo
Un uomo , visto nella sua continua tensione verso l’infinito ,proiettato verso la sperimentazione e verso la considerazione di concepire il tempo e lo spazio percorribili verso il futuro in continua progressione.
Nella seconda “La caduta di Icaro“ (1943 Collezione privata) simboleggia la testimonianza dell’amara constatazione dei limiti umani e come la forza della natura fa crollare la presunta potenza del suo Io nel quale aveva pietrificato il suo essere e la sua fiamma dell’esistenza .
Queste due opere dotate di un’intensa forza espressiva diventano veicoli di profonda trasmissione di attuali messaggi.
Esse comunicano che l’uomo in ogni circostanza esistenziale deve misurarsi con la complessità dei fenomeni oggettivi e constatare che l’ordine e il disordine richiamano la stessa attenzione conoscitiva e che i suoi paradigmi esistenziali a livello universale sono subordinati al turbinare, all’evolversi ,all’involversi creati dalle interazioni delle energie che indicano che non si può pianificare il fluire degli eventi.